Passata dai Longobardi ai bizantini ai Malaspina e alla Repubblica di Genova, è luogo di pesca e di un affascinante lungomare. Da qui si parte in treno o si salpa in battello alla volta delle Cinque terre, nella rotta di orate, spigole e mormore.
Montale amava dire che questo è paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini". Da sempre luogo prediletto dai marinai, oggi è valorizzato con il pescaturismo, per mostrare l'antico fascino del baratto tra la fatica dell'uomo e i frutti del mare.
Il suo golfo, sin dai tempi delle repubbliche marinare, è uno dei pochi approdi sicuri lungo questo precipizio di montagne verso il mare. Le acque più a nord, grazie all'acquacoltura, tornano a essere luogo prediletto dai branzini.
Baricentro delle Cinque Terre, si distingue dagli altri paesi in quanto è l'unico che non affaccia direttamente sul mare, ma su un promontorio. Circondato da vigneti coltivati sui caratteristici terrazzamenti a fasce, il suo borgo è ricco di carruggi stretti e coloratissimi.
Manarola, che sorge su una roccia, è il borgo più colorato delle Cinque Terre e ospita un piccolo approdo. L'urbanistica di questa cittadina è ricca di case-torri in stile genovese.
Le Cinque Terre hanno nell’ultimo paese il loro centro più importante, accovacciato tra due vallette terrazzate. Deve il suo nome al torrente che lo attraversava.
Vuole la leggenda che su questi scogli Botticelli trasse l’ispirazione per dipingere la sua Venere che nasce dalle acque, ma non è il solo patrimonio che nasce da questo mare: negli ultimi anni, la mitilicoltura qui va a gonfie vele.
Città dell’arsenale della Marina Militare e dei bei palazzi, dai suoi scogli molti furono ammaliati: Byron, Shelly, ma anche Dante, D’Annunzio, Marinetti e schiere infinite di artisti. Oggi è inoltre polo di produzione ittica, tra avannotti, mitilicoltura e piscicoltura.
Lerici fa da sentinella nel suo braccio di mare. Si tratta di un borgo di pescatori interamente raccolto attorno al suo porto: a dominarla è il Castello e a ingentilirla sono le ville che raccontano come, dal Rinascimento al Liberty, questa sia sempre stata la terra delle poesia.
Cinque Terre
Non c’è forse in tutta Italia un itinerario così profondamente congiunto alla poesia e alla civiltà dell'acqua. Qui si potrebbe narrare l’intera storia della navigazione in Italia.
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Il centro di Levanto racchiude la parte più antica del paese che conserva ancora tratti delle mura, le porte che ne delimitavano i confini, il castello, la darsena medievale, la loggia e le vie che conducevano "fuori porta".
L’ingresso al porto di Levanto è permesso solamente alle imbarcazioni di dimensioni medio-piccole, prestando attenzione a secche e scogli che si trovano di fronte alla scogliera o all’interno dell’insenatura.
Alla chiesa, che risale presumibilmente al XIII° secolo, si accede percorrendo un carruggio stretto che sfocia in un ampio piazzale. L'edificio è caratterizzato da marmo di Carrara, serpentino verde e dettagli interni in marmo rosso.
Passata dai Longobardi ai bizantini ai Malaspina e alla Repubblica di Genova, è luogo di pesca e di un affascinante lungomare. Da qui si parte in treno o si salpa in battello alla volta delle Cinque terre, nella rotta di orate, spigole e mormore.
Il centro di Levanto racchiude la parte più antica del paese che conserva ancora tratti delle mura, le porte che ne delimitavano i confini, il castello, la darsena medievale, la loggia e le vie che conducevano "fuori porta".
L’ingresso al porto di Levanto è permesso solamente alle imbarcazioni di dimensioni medio-piccole, prestando attenzione a secche e scogli che si trovano di fronte alla scogliera o all’interno dell’insenatura.
Alla chiesa, che risale presumibilmente al XIII° secolo, si accede percorrendo un carruggio stretto che sfocia in un ampio piazzale. L'edificio è caratterizzato da marmo di Carrara, serpentino verde e dettagli interni in marmo rosso.
Passata dai Longobardi ai bizantini ai Malaspina e alla Repubblica di Genova, è luogo di pesca e di un affascinante lungomare. Da qui si parte in treno o si salpa in battello alla volta delle Cinque terre, nella rotta di orate, spigole e mormore.
Monterosso, antico borgo marinaro fra punta Mesco e l'isola del Tinetto, è il paese meno aspro e scosceso delle Cinque Terre. Le colline coltivate a vigna e ulivi cingono l'abitato come in un abbraccio.
Il porticciolo di Monterosso, frequentato dai pescatori locali e più limitatamente dagli escursionisti, è situato vicino al Parco Nazionale delle Cinque Terre ed è un ottimo punto di partenza per visitarne le coste.
La chiesa, edificata tra il XIII e il XIV secolo, è un esempio di puro stile gotico genovese. A caratterizzarla è un paramento marmoreo a fasce alterne di marmo bianco e pietra verde locale.
Si dice castello e subito si evocano fasti lontani costellati da dame, cavalieri e gesta eroiche. Quello di Monterosso racconta di origini longobarde, poi genovesi e infine di predoni saraceni.
L'imponente dio dei mari, simbolo della città da oltre un secolo, resiste da lunga data alle intemperie della costa. Sopravvissuto ai bombardamenti che gli hanno portato via un braccio e il famoso tridente, vigila ancora silenzioso sulla cittadina.
Montale amava dire che questo è “paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini". Da sempre luogo prediletto dai marinai, oggi è valorizzato con il pescaturismo, per mostrare l'antico fascino del baratto tra la fatica dell'uomo e i frutti del mare.
Quello di Vernazza è il centro storico più suggestivo delle Cinque Terre. Le case colorate e arroccate, il saliscendi dei caruggi, i gozzi che dondolano nello specchio d’acqua davanti alla piccola spiaggia sono i tratti distintivi del piccolo borgo.
Quello di Vernazza è uno dei porti della Liguria più belli e suggestivi del litorale, un intimo approdo per le piccole barche che si avvicinano a questo angolo di tranquillità.
I racconti dicono che una scatola contenente un dito di Santa Margherita fu ritrovata sulla riva del mare e, per questo motivo, la Chiesa le fu dedicata.
Di solida struttura e dotato di torre centrale, il castello veglia silenzioso sul mare. Magnifico osservare la posizione arroccata di questa fortezza, immaginando lo sforzo di edificarla in questa rara posizione.
Il suo golfo, sin dai tempi delle repubbliche marinare, è uno dei pochi approdi sicuri lungo questo precipizio di montagne verso il mare. Le acque più a nord, grazie all'acquacoltura, tornano a essere luogo prediletto dai branzini.
Il centro è probabilmente il più piccolo delle Cinque Terre, fatto di carruggi stretti e tipiche abitazioni colorate.
Sorta in posizione più arretrata rispetto al paese, questa chiesa non sorprende per colori e arricchimenti, ma per la sobrietà. Costruita in arenaria locale, mantiene l'aspetto semplice trecentesco, ornato dall'imponente rosone del portale d'ingresso.
Il Sentiero Azzurro offre tutto quello che di bello la natura ha da dare: boschi, fiori, acque infinite e viste a perdita d'occhio.
Baricentro delle Cinque Terre, si distingue dagli altri paesi in quanto è l'unico che non affaccia direttamente sul mare, ma su un promontorio. Circondato da vigneti coltivati sui caratteristici terrazzamenti a fasce, il suo borgo è ricco di carruggi stretti e coloratissimi.
Il borgo arroccato su un promontorio di roccia scura è dominato da case-torri variopinte che si affacciano una a ridosso all'altra sulla via principale.
Il piccolo e roccioso porto di Manarola non è solo il luogo di approdo delle barche, ma anche uno dei punti più panoramici da cui ammirare la città.
Questo mulino è un simbolo della memoria locale che rimane in vita. Con le sue macine molò il grano, dal torchio estrasse l'olio d'oliva e l'antico legno racconta ancora dell'ardore di chi manovrava questa macchina.
Manarola, che sorge su una roccia, è il borgo più colorato delle Cinque Terre e ospita un piccolo approdo. L'urbanistica di questa cittadina è ricca di case-torri in stile genovese.
Stretto tra due colline terrazzate che scendono al mare in ripide balze, l’antico borgo di Riomaggiore è arricchito dalle sue case colorate costruite in verticale. Passeggiando tra i suoi vicoli si resta affascinati dall’alternarsi di luci e ombre.
Il pittoresco porto, tinto di riflessi color smeraldo, attrae pittori e fotografi che non si stancano mai di catturarne gli scorci.
Il castello di Riomaggiore è arroccato nella parte alta della città, con la sua solida struttura e la sua magnifica veduta sul mare. Oggi ospita eventi culturali e didattici.
Le Cinque Terre hanno nell’ultimo paese il loro centro più importante, accovacciato tra due vallette terrazzate. Deve il suo nome al torrente che lo attraversava.
La cittadina è famosa per le sue bellezze come il vecchio castello, le case e le vie che accompagnano i passi in questo dolce borgo affacciato sul mare.
Dalla marina di Porto Venere partono ogni giorno battelli per raggiungere le Cinque Terre, per le isole dell'arcipelago spezzino e per godere delle onde del mare ligure.
La chiesa, arroccata a picco su uno sperone roccioso, venne eretta tra il V° e il XIII° secolo nel luogo in cui sorgeva un tempio dedicato alla dea Venere. L'edificio, così a picco sul mare, s'impone come fosse un faro, luce della religione verso il mare.
Sorprende che due strutture sontuose -questa e la Chiesa di San Pietro- possano convivere in equilibrio in uno spazio così ristretto, ma così accade. Questa massiccia fortezza-muro, fatta di pareti cieche, era inattaccabile emblema della città fortificata di mare.
La Grotta di Byron è una cavità naturale raggiungibile solo via mare il cui nome è legato al poeta inglese Lord Byron che in questa grotta si rifugiava a meditare.
Le isole di Palmaria, Tino e Tinetto fanno parte del patrimonio dell'Unesco. La punta di un pennello pare abbia scelto questo luogo per dipingere questo grazioso arcipelago in miniatura, proprio a due onde da Porto Venere.
Vuole la leggenda che su questi scogli Botticelli trasse l’ispirazione per dipingere la sua Venere che nasce dalle acque, ma non è il solo patrimonio che nasce da questo mare: negli ultimi anni, la mitilicoltura qui va a gonfie vele.
Il centro storico di La Spezia, dominato dal Castello di San Giorgio, è chiuso al traffico e permette di passeggiarvi in tranquillità. Spesso non valorizzato in quanto considerato uno dei punti di partenza per le Cinque Terre, conserva tutta le bellezza del borgo ligure.
Grazie alla sua posizione strategica, il porto di La Spezia è uno dei più importanti scali mercantili d'Italia. Abbraccia, nel suo insieme, numerosi settori dell’economica marittima come la cantieristica, la nautica da diporto, il turismo e l’acquacoltura.
Il Castello è il monumento più rappresentativo della città dove e sovrasta tutto l'abitato. Impreziosito dai reperti custoditi al suo interno, ancor più affascinante è la veduta sulla città dalle tegole rosso fuoco e su tutto il golfo.
Un presidio in una posizione privilegiata per il controllo della zona, nella quale Ottone I di Sassonia decise di farvi costruire questa roccaforte. L'impianto, rimaneggiato nei secoli, è perfettamente conservato anche perché scampato a guerre e bombardamenti.
È il museo navale più grande in Italia e tra i più antichi nel mondo. Al suo interno il visitatore può scoprire la storia del rapporto tra l'uomo e l'acqua.
Città dell’arsenale della Marina Militare e dei bei palazzi, dai suoi scogli molti furono ammaliati: Byron, Shelly, ma anche Dante, D’Annunzio, Marinetti e schiere infinite di artisti. Oggi è inoltre polo di produzione ittica, tra avannotti, mitilicoltura e piscicoltura.
Il centro storico di Lerici è dominato dal Castello ed è caratterizzato da bellissime case e dimore storiche che cingono la collina e ne colorano le pendici.
Il porto di Lerici si raccoglie ai piedi del Castello tramite un molo lungo circa 250 metri, due pontili e una riva banchinata.
A pochi metri sotto la superficie del mare giacciono antiche colonne romane che possono essere ammirate da tutti, grazie a percorsi acquatici anche per persone con disabilità.
Lerici fa da sentinella nel suo braccio di mare. Si tratta di un borgo di pescatori interamente raccolto attorno al suo porto: a dominarla è il Castello e a ingentilirla sono le ville che raccontano come, dal Rinascimento al Liberty, questa sia sempre stata la terra delle poesia.