Dal 13 dicembre 2014 le etichette che accompagnano la vendita al dettaglio dei prodotti ittici pescati o allevati devono riportare obbligatoriamente alcune informazioni.
Conoscere queste informazioni è un tuo diritto. Un’etichetta correttamente compilata ti guida verso scelte consapevoli e responsabili.
La tutela del mare comincia proprio da qui.
In pescheria, leggi l'etichetta
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Informazione obbligatoria
Per tutti i prodotti in vendita, l’etichetta deve riportare la denominazione commerciale e il nome scientifico della specie.
Per un consumo responsabile
Dietro ciascuna denominazione scientifica, c’è una ed una sola specie ittica, con proprie caratteristiche di taglia minima commerciale, riproduzione, stagionalità di pesca ed esposizione al rischio estinzione.
Le popolazioni di molte specie in vendita sono in continuo declino. Se vuoi contribuire alla loro sopravvivenza, fai i tuoi acquisti nel rispetto della stagionalità di pesca, della loro taglia minima e dei loro periodi di riproduzione.
Per conoscere e rispettare veramente ciò che compri, approfondisci la tua ricerca sulle specie ittiche e fai una scelta consapevole.
Scoprirai che ci sono molte specie ingiustamente dimenticate, abbondanti, ottime in cucina e ricche di valori nutrizionali.
Informazione obbligatoria
Per i pesci catturati nelle acque dei Paesi europei, l’etichetta deve indicare in maniera comprensibile la denominazione della sottozona o divisione di pesca, nonché l’indicazione più precisa del punto di cattura. (es.: Mar Ionio - Golfo di Taranto).
Per il resto del mondo, deve indicare solo la denominazione della zona. (es.: Oceano Indiano Orientale).
Per un consumo responsabile
Scegli i prodotti pescati o allevati nelle zone più vicine a te, sono più freschi e non devono percorrere migliaia di chilometri prima di arrivare alla tua tavola!
Informazione obbligatoria
L’etichetta deve indicare se il prodotto è stato scongelato, con l’eccezione dei casi in cui il congelamento sia una fase necessaria del processo di produzione o venga applicato per ragioni di sicurezza sanitaria.
Informazione obbligatoria
Per i pesci pescati in mare, l’etichetta deve riportare la denominazione delle categorie di attrezzi utilizzate per la cattura: "sciabiche", "reti da traino", "reti da imbrocco e reti analoghe", "reti da circuizione e reti da raccolta", "ami e palangari", "draghe", "nasse e trappole".
Per un consumo responsabile
E' facoltà del venditore indicare in etichetta anche il dettaglio dell'attrezzo (appartente a una delle suddette categorie) effettivamente utilizzato per la cattura del pesce.
Una pescheria che ti dà queste informazioni è una pescheria responsabile, che si impegna a essere trasparente con te e a darti la possibilità di scegliere i prodotti pescati con gli attrezzi più sostenibili e meno invasivi.
Quando fai i tuoi acquisti scegli gli attrezzi della Piccola Pesca Artigianale: "reti da posta calate (ancorate)", "reti da posta circuitanti", " reti a tremaglio", "reti incastellate-combinate", "nasse e cestelli", "cogolli e bertovelli", "lenze a mano e a canna (meccanizzate)", "lenze trainate", "arpioni".
Sono più selettivi nella cattura dei pesci, rispettano l'ambiente e gli eco-sistemi.
Approfondisci la conoscenza di questi attrezzi e fai una scelta responsabile.
Informazione obbligatoria
Il metodo di produzione deve indicare quanto segue: “pescato” o “pescato in acque dolci” o “allevato”.
Per i pesci pescati in mare, l’etichetta deve riportare la denominazione della zona di cattura e la categoria degli attrezzi di pesca utilizzata a tale scopo. Per i pesci pescati in acque dolci, l’etichetta deve indicare il nome del corpo idrico (fiume, lago, etc.) e il Paese in cui il prodotto è stato catturato. Per i pesci allevati, l’etichetta deve indicare il nome del Paese di produzione.
Per un consumo responsabile
Scegli i prodotti dell’acquacoltura e della Piccola Pesca Artigianale: sono più sostenibili, rispettano l’ambiente e gli eco-sistemi. La piccola pesca artigianale utilizza attrezzi selettivi, che riducono le catture accidentali e non danneggiano i fondali e gli habitat. L’acquacoltura, in particolare quella europea, contribuisce a ridurre la pressione della pesca sulle specie selvatiche e segue un modello di sviluppo compatibile con la tutela dell’ambiente e la protezione delle specie ittiche. Approfondisci la tua ricerca sui metodi di produzione (link HF) e fai una scelta responsabile.