La località è un'accostamento armonioso di colori, vele e ponti. L'ittiturismo, qui, ha preso piede: molte sono le piccole imbarcazioni che accompagnano alla scoperta della pesca artigianale e delle degustazioni del pescato fresco.
Ravenna è puro fascino, dove il respiro del mare è anima di un luogo di liberi pensatori. Il porto rappresenta un polmone economico vitale, continuo è il dialogo tra la cultura, la gloria del passato e la necessità di proiettarsi nel futuro.
Emblematici sono i Tre Ponti, bellissimi i palazzi che affacciano sui canali e unica l’atmosfera che si respira nella vecchia Manifattura dei Marinati. Proprio qui nasce uno dei presidi Slow Food volti a tutelare una delle prelibatezze locali: l'anguilla marinata di Comacchio.
La porta d’ingresso di questo itinerario è senza dubbio la città estense. Si parte ammirando il Castello, il Duomo e il Palazzo dei Diamanti e volendo si potrebbe sfruttare anche la darsena per andare via fiume tra carpe, trote, carassi e pesci gatto, fino al Mare Adriatico.
Delicatamente adagiata nelle Polesine, è accarezzata dalle brezze del Po, dove la storia dei vicini corsi d'acqua è narrata nel famoso Museo dei Grandi fiumi. L'acquacoltura qui fiorisce e offre le cozze di Scardovari, le vongole veraci del Polesine e le anguille del Delta del Po.
La qualità e determinazione di questo impianto gli è valso l'importante certificazione "Acquacoltura sostenibile", promosso dalle associazioni del settore (AMA e API), garantito dal Mipaaf nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale per la zootecnia (SQN) e riconosciuto dall'UE.
Un luogo accogliente, dove la specialità della casa è il pesce, grazie al salutare e buonissimo Mercato Ittico della Pila locale, al Consorzio di Scardovari e all'indiscussa abilità dello chef.https://www.hellofish.it/it/ristoitalia
Nei nostri piatti troviamo pesci e crostacei che vengono acquistati presso i commercianti di fiducia della zona, tutte prelibatezze che vengono dalla piccola pesca artigianale. www.hellofish.it/it/locanda-ristorante-7-mari
L'origine del nome è probabilmente attribuibile alla sua conformazione, mentre storicamente il piccolo borgo si sviluppa intorno al massiccio Castello Estense ed è vicino al rigoglioso Gran Bosco della Mesola.
La sacca degli Scardovari è un giacimento di mitili e molluschi e qui sono coltivate le migliori ostriche del Mediterraneo. La cooperativa dei pescatori custodisce un allevamento di ostriche che sono il nuovo prodotto di punta del Delta, proprio qui che si vive di prodotti del mare.
Delta del Po
Partendo da Rovigo e passando da Ferrara e Ravenna, il viaggio è nelle terre d’acqua dei “gioielli” dell’Unesco. Si segue il Delta del Po, tra le zone marine umide più estese d'Europa alla scoperta delle ostriche degli Scardovari e delle anguille di Comacchio.
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Nel centro storico di Cesenatico si respira l’atmosfera dell’antico borgo di pescatori, tra il porto canale e i vicoli dove si trovano mercatini e i suggestivi locali in cui gustare il pesce azzurro.
Si dice che in questo canale ci sia stata la mano di Da Vinci e, asse portante del centro storico, si è sviluppato nei secoli grazie anche all'influenza dei Borgia.
La località è un'accostamento armonioso di colori, vele e ponti. L'ittiturismo, qui, ha preso piede: molte sono le piccole imbarcazioni che accompagnano alla scoperta della pesca artigianale e delle degustazioni del pescato fresco.
Nel centro storico di Cesenatico si respira l’atmosfera dell’antico borgo di pescatori, tra il porto canale e i vicoli dove si trovano mercatini e i suggestivi locali in cui gustare il pesce azzurro.
Si dice che in questo canale ci sia stata la mano di Da Vinci e, asse portante del centro storico, si è sviluppato nei secoli grazie anche all'influenza dei Borgia.
La località è un'accostamento armonioso di colori, vele e ponti. L'ittiturismo, qui, ha preso piede: molte sono le piccole imbarcazioni che accompagnano alla scoperta della pesca artigianale e delle degustazioni del pescato fresco.
Ravenna fu capitale dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno degli Ostrogoti e dell’Esarcato bizantino. Nelle basiliche e nei battisteri della città si conserva uno dei più ricchi patrimoni di mosaici al mondo.
Per rendergli omaggio si deve far tappa qui, dove sono custodite le sue spoglie in quanto vi visse i suoi ultimi giorni: a nulla sono valsi i tentativi di Firenze di riappropriarsene.
Si usa visitare entrambi i luoghi di culto, abbagliati dagli impareggiabili mosaici che li caratterizzano. Nessuno dei due svetta sull'altro, entrambi stupiscono con la loro bellezza.
Nella città dei mosaici, sono i luoghi di culto a rendere mirabile quest'arte. In questa Basilica se ne trovano alcuni che richiamano la pesca, il mare e le acque, da sempre fonte d'ispirazione.
Piacevole è passeggiare nei suoi giardini per la gioia degli occhi, ma anche l'interno mostra i suoi abiti migliori. Uno solo è il rischio: il mal di collo mentre si osserva, col naso all'insù, l'infinita bellezza della sua cupola.
La darsena cittadina, storico impianto di attività produttive e di pesca. In questa passeggiata acquatica, è possibile godere di un bellissimo scorcio di città, rilassarsi sulla passerella e ammirare il mare che incontra la città.
Geometria e colore, un rassicurante elemento isolato che solletica la curiosità. L'apparato di mattoni esterno passa subito in secondo piano per la bellezza dell'interno, dove Sant'Apollinare accoglie a braccia aperte il visitatore.
Ravenna è puro fascino, dove il respiro del mare è anima di un luogo di liberi pensatori. Il porto rappresenta un polmone economico vitale, continuo è il dialogo tra la cultura, la gloria del passato e la necessità di proiettarsi nel futuro.
Il caratteristico centro storico di Comacchio affascina per i ponti, i canali, le chiese e gli edifici di grande interesse storico e culturale.
In questo museo è possibile rifarsi la vista con uno dei più magnifici ritrovamenti navali romani: anfore piene di vini, di olio e di merci di diversa provenienza sono state recuperate intatte in una zona subacquea priva d'ossigeno.
Preziosa biosfera che si estende in diramazioni fluviali fatte di canneti, barene e paludi: grazie alle bonifiche, questo parco è oggi tutelato dall'UNESCO.
Questi casoni erano un tempo cuore della pesca artigianale e protezione da quella di frodo. Sono veri testimoni della laboriosità e della caparbietà dei pescatori della zona, dai quali ereditiamo questo pezzo di storia del ferrarese.
Porto Garibaldi è un porto importante per la pesca ed il turismo, oltre che tradizionale località balneare della zona.
Emblematici sono i Tre Ponti, bellissimi i palazzi che affacciano sui canali e unica l’atmosfera che si respira nella vecchia Manifattura dei Marinati. Proprio qui nasce uno dei presidi Slow Food volti a tutelare una delle prelibatezze locali: l'anguilla marinata di Comacchio.
Nata nel Sesto secolo come porto fluviale, Ferrara, deve alla famiglia d'Este l'ambizioso progetto urbanistico che la trasformò da cittadella medioevale a città rinascimentale. Ancora oggi a Ferrara si coglie lo spirito del Rinascimento e la fusione tra nuovo e antico.
Eretto da Niccolò II per tutelare la sua famiglia, questo emblema di Ferrara si erge massiccio e spicca per il caratteristico rosso cotto dei mattoni. Cela al suo interno eleganti sale di marmo, ma anche ferree prigioni.
Dalla famosa Porta degli Angeli è possibile raggiungere questo rilassante tracciato e scegliere se percorrerlo dal basso o dall'alto del terrapieno.
Il Palazzo dei Diamanti, con i suoi 8500 blocchi di marmo, è uno dei più importanti edifici rinascimentali d'Europa. Capolavoro urbanistico, fu concepito per dare importanza alla veduta prospettica invece che a quella di facciata..
La porta d’ingresso di questo itinerario è senza dubbio la città estense. Si parte ammirando il Castello, il Duomo e il Palazzo dei Diamanti e volendo si potrebbe sfruttare anche la darsena per andare via fiume tra carpe, trote, carassi e pesci gatto, fino al Mare Adriatico.
Rovigo accarezzata dalla brezza marina che arriva dal vicino Delta del Po, ha un centro storico facilmente percorribile a piedi. La maggior parte dei suoi monumenti si concentra nei pressi nella zona di Corso del Popolo, la via commerciale cittadina.
Polesine è terra d’acque, straordinario palcoscenico naturale tra golene, isole sabbiose e risaie. Il Po e il suo Delta arrivano placidi al mare attraverso un labirinto di acque e canneti, piccoli centri abitati e ville palladiane di antico splendore.
Si tratta di un piccolo agglomerato urbano, un docile borgo che affaccia anch'esso sul Delta, a dimostrazione di quanto questo luogo fosse potente calamita per l'insediamento umano.
Delicatamente adagiata nelle Polesine, è accarezzata dalle brezze del Po, dove la storia dei vicini corsi d'acqua è narrata nel famoso Museo dei Grandi fiumi. L'acquacoltura qui fiorisce e offre le cozze di Scardovari, le vongole veraci del Polesine e le anguille del Delta del Po.
La qualità e determinazione di questo impianto gli è valso l'importante certificazione "Acquacoltura sostenibile", promosso dalle associazioni del settore (AMA e API), garantito dal Mipaaf nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale per la zootecnia (SQN) e riconosciuto dall'UE.
Un luogo accogliente, dove la specialità della casa è il pesce, grazie al salutare e buonissimo Mercato Ittico della Pila locale, al Consorzio di Scardovari e all'indiscussa abilità dello chef.
https://www.hellofish.it/it/ristoitalia
Nei nostri piatti troviamo pesci e crostacei che vengono acquistati presso i commercianti di fiducia della zona, tutte prelibatezze che vengono dalla piccola pesca artigianale.
Il piccolo sito d'arte sperduto nelle campagne ferraresi stupisce con la sua imponente torre di 48 metri, proprio accanto all'abbazia.
In questa suggestiva area boschiva, il profumo della natura inonda le narici mentre l'elegante passo dei cervi autoctoni risuona in questo loro ultimo nucleo padano.
L'origine del nome è probabilmente attribuibile alla sua conformazione, mentre storicamente il piccolo borgo si sviluppa intorno al massiccio Castello Estense ed è vicino al rigoglioso Gran Bosco della Mesola.
Piccola zona portuale dedicate alla pesca, e all'acquacoltura, grazie alle condizioni favorevoli che permettono alle specie di prosperare in questo particolare habitat.
Ecco lo scrigno di cozze, vongole e ostriche del Delta del Po: Scardovari. La tradizione millenaria della pesca incontra l'acquacoltura dei deliziosi mitili, il cui eco sta rendendo celebre nel mondo la piccola località.
La sacca degli Scardovari è un giacimento di mitili e molluschi e qui sono coltivate le migliori ostriche del Mediterraneo. La cooperativa dei pescatori custodisce un allevamento di ostriche che sono il nuovo prodotto di punta del Delta, proprio qui che si vive di prodotti del mare.