Qui riecheggiano storie di pesca e di navigazione, qui sono ormeggiati i gondolini - le barche da pesca a fondo piatto usate dai pescatori rivieraschi del Garda - e qui si trova il museo della pesca che racconta l’epoca in cui il vanto di ogni famiglia era avere un imbarcazione.
Nel tour del gardese, è d'obbligo la sosta in quella che viene definita "lo scrigno d'arte del bresciano". Nella deliziosa cittadina, il visitatore trova il bianco marmo di Carrara che riveste il Duomo e il fiabesco castello Bonoris, romantica fortificazione di stampo ottocentesco.
A Desenzano il porto vecchio racconta dei banchi per la vendita del pesce sotto i loggiati. I pescatori sono ancora in attività e da tempo un incubatoio per la riproduzione dei coregoni dona nuova linfa alla pesca.
Andando per acque e pesca, tappa d’obbligo è l’isola lacustre più grande d’Europa: Monte Isola. Qui le auto sono bandite e si va solo a piedi, girovagando tra i dodici borghi di pescatori, dove la tradizione di essiccare sardine di lago si tramanda da generazioni.
A colpire lo sguardo è l’armonia del Castello proteso nel lago. Tutto il borgo è attorno alle mura e si respira la compassata eleganza scandita dalle pietre delle case e dal profumo dei fiori. Proprio qui si trovano gli ultimi gondolini per la pesca di lavarelli, lucci, alose e tinche.
Situata sulla sponda occidentale del lago d’Iseo, è stata giustamente definita dalla scrittrice inglese Lady Wortley Montagu, che qui soggiornò a lungo, "il luogo più romantico che abbia mai visto". Dal 2003 è annoverato nel club de "I borghi più belli d’Italia".
È lo specchio d’acqua creato dal fiume Oglio e un tempo sulle rive si viveva di navigazione e sulle sue sponde sorgono i più prestigiosi cantieri nautici del mondo. I marinai sebini sanno il fatto loro e i pescatori pescano i gioielli del lago: trote e lucci sono i prediletti.
Sarnico è la cittadina costruita proprio nel punto in cui le acque del lago d’Iseo defluiscono dolcemente verso la pianura. La lunga tradizione nautica rende il nome di questa località conosciuto in tutto il mondo grazie al legame con i lussuosi motoscafi.
Il Triangolo d'oro
Pur priva del mare, la Lombardia estrae dalle sue sorgenti leggende, gastronomia, storia e arte.
C’è un itinerario definito il triangolo d’oro e che tocca Brescia, sfiora Bergamo e sconfina un po’ a Verona: qui nasce il primato mondiale del prezioso caviale italiano.
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Questo borgo lacustre è affacciato sulla sponda sud del Lago di Garda, in un percorso che vede il Mincio accarezzare le mura della Fortezza, i suoi bastioni e le imponenti porte d’accesso. Molto pittoreschi i canali e i ponti che attraversano il centro storico.
La tradizione di pesca e navigazione di Peschiera è raccontata dai gondolini - piccole barche da pesca a fondo piatto usate dai pescatori rivieraschi del Garda - e custodita nel locale Museo della pesca e delle tradizioni lacustri.
Le mura difensive veneziane di Peschiera meritano sicuramente un'attenzione particolare, come la forma peculiare della fortezza e la sua posizione: collocata in mezzo alle acque del fiume Mincio, si erge pentagonale con un bastione per ogni vertice.
Venuto casualmente alla luce nel 1974, l'antico sito permette di immergersi nella storia romana della località lacustre. Nell'impianto è possibile osservare le fondamenta dei muri in ciottolo e quelli che sono i resti della pavimentazione a mosaico battuto.
Per avere contezza delle tradizioni di pesca dei laghi lombardo-veneti, una tappa d’obbligo è senza dubbio al Museo della pesca e delle tradizioni lacustri. Il museo racconta attraverso foto, filmati, oggetti e plastici tutta la storia della pesca lacustre.
Qui riecheggiano storie di pesca e di navigazione, qui sono ormeggiati i gondolini - le barche da pesca a fondo piatto usate dai pescatori rivieraschi del Garda - e qui si trova il museo della pesca che racconta l’epoca in cui il vanto di ogni famiglia era avere un imbarcazione.
Questo borgo lacustre è affacciato sulla sponda sud del Lago di Garda, in un percorso che vede il Mincio accarezzare le mura della Fortezza, i suoi bastioni e le imponenti porte d’accesso. Molto pittoreschi i canali e i ponti che attraversano il centro storico.
La tradizione di pesca e navigazione di Peschiera è raccontata dai gondolini - piccole barche da pesca a fondo piatto usate dai pescatori rivieraschi del Garda - e custodita nel locale Museo della pesca e delle tradizioni lacustri.
Le mura difensive veneziane di Peschiera meritano sicuramente un'attenzione particolare, come la forma peculiare della fortezza e la sua posizione: collocata in mezzo alle acque del fiume Mincio, si erge pentagonale con un bastione per ogni vertice.
Venuto casualmente alla luce nel 1974, l'antico sito permette di immergersi nella storia romana della località lacustre. Nell'impianto è possibile osservare le fondamenta dei muri in ciottolo e quelli che sono i resti della pavimentazione a mosaico battuto.
Per avere contezza delle tradizioni di pesca dei laghi lombardo-veneti, una tappa d’obbligo è senza dubbio al Museo della pesca e delle tradizioni lacustri. Il museo racconta attraverso foto, filmati, oggetti e plastici tutta la storia della pesca lacustre.
Qui riecheggiano storie di pesca e di navigazione, qui sono ormeggiati i gondolini - le barche da pesca a fondo piatto usate dai pescatori rivieraschi del Garda - e qui si trova il museo della pesca che racconta l’epoca in cui il vanto di ogni famiglia era avere un imbarcazione.
Nell'intento di creare la propria dimora secondo un suggestivo ideale medievale, il nobile Gaetano Bonoris riuscì nell'impresa dell'adattamento della favola alla realtà. La fortezza è il risultato del connubio tra il gusto del suo ambizioso ideatore e l'ambiente circostante.
La Pieve medievale è luogo di pace e raccoglimento. Proprio qui avviene il famoso "Miracolo della Luce" ovvero il raggio solare che, durante l'equinozio, trafigge la finestra centrale dell'abside e genera una croce in uno dei due tabernacoli.
A Calvisano, l’economia circolare ante litteram ha generato un primato economico mondiale dell’Italia: qui si produce il 13% del caviale mondiale e gli italiani sono i più bravi al mondo. A dire che l’Italia è ancora la terra, grazie anche alle sue acque, del possibile Rinascimento.
Nel tour del gardese, è d'obbligo la sosta in quella che viene definita "lo scrigno d'arte del bresciano". Nella deliziosa cittadina, il visitatore trova il bianco marmo di Carrara che riveste il Duomo e il fiabesco castello Bonoris, romantica fortificazione di stampo ottocentesco.
Il centro storico di Desenzano del Garda si estende dal vecchio porto e i portici circostanti fino alle spiagge adiacenti il borgo. I resti dell'antica Villa Romana e il vecchio Castello sono i punti di interesse principale tra le animate vie del centro.
Il vecchio porto, sorto già nel XV secolo, è uno dei punti più pittoreschi del centro di Desenzano, circondato dai loggiati un tempo sede di intensi scambi commerciali. Il lungolago lo collega al nuovo porto che occupa una posizione di rilievo nel panorama della cittadina.
Elegante terrazza sul lago, il Castello offre una delle più belle viste panoramiche della zona. In passato, fu anche rifugio durante le scorrerie barbare: oggi è sede di importanti mostre ed eventi.
A Desenzano il porto vecchio racconta dei banchi per la vendita del pesce sotto i loggiati. I pescatori sono ancora in attività e da tempo un incubatoio per la riproduzione dei coregoni dona nuova linfa alla pesca.
Il borgo principale è quello di Peschiera Maraglio, antica stazione di pesca del Lago d'Iseo fin dal Medioevo e ora importante località turistica per il suo profilo pittoresco adagiato tra i boschi delle colline alle sue spalle e il lago.
Uno dei porti più caratteristici di Monte Isola è sicuramente qui, a Peschiera Maraglio, dove le barche e l’antica pratica di essiccare le sardine di lago sono odi al passato e alla tradizione del luogo. Tra le altre prede più ambite ci sono i lavarelli e i pesci siluro.
Il castello, che si erge orgoglioso sopra il golfo di Sensole, é uno dei monumenti più caratteristici del posto. Fu fatto costruire dagli Oldofredi per poi essere acquistata dai Martinengo, aristocratici bresciani devoti alla Serenissima.
A Montisola sarebbe un peccato non salire fino a questo santuario, uno dei luoghi più panoramici di tutto il Lago d’Iseo, con una visione a 360° delle coste, delle montagne che lo circondano e delle dolci colline della Franciacorta.
Piccolo gioiello incastonato nelle acque del lago d'Iseo. Ora di proprietà privata e quindi non visitabile, si narra fosse un luogo d'incontro di pescatori, mercanti e pellegrini diretti al convento di clausura femminile annesso al santuario.
Sorella minore dell'Isola di Loreto e anch'essa di proprietà privata, venne così chiamata in onore dell'audace santo-navigatore San Paolo e a beneficio dell'identità rifugio che ottenne la località.
Andando per acque e pesca, tappa d’obbligo è l’isola lacustre più grande d’Europa: Monte Isola. Qui le auto sono bandite e si va solo a piedi, girovagando tra i dodici borghi di pescatori, dove la tradizione di essiccare sardine di lago si tramanda da generazioni.
Sirmione ha origini antichissime risalenti all'età del Bronzo e gli antichi Romani amavano passarvi le vacanze. Fin dall'ingresso è possibile apprezzare le mura e il Castello Scaligero che introducono alla darsena e al borgo medievale.
L'antico Porto di Sirmione era protetto dal Castello Scaligero che ne controllava la darsena, tuttora accessibile. Oggi è questo il punto di partenza privilegiato per le escursioni lungo l'intera penisola su cui sorge la città e verso il Lago di Garda.
Con le sue tipiche merlature, fu costruito come protezione della parte inferiore del Lago di Garda. Si tratta di uno fra i più completi e meglio conservati castelli d'Italia e raro esempio di fortificazione lacustre.
Visitare Sirmione senza dare un’occhiata a questo complesso archeologico sarebbe un peccato imperdonabile, considerando che questo è il più rilevante esempio di villa romana presente sul territorio dell’Italia settentrionale risalente alla fine del I° secolo a.C e il I° secolo d.C.
Tappa obbligata ai piedi delle grotte di Catullo e per le proprietà delle sue acque ricche di zolfo, sodio, bromo e iodio. Qui vicino, l'ingegno di alcuni locali e un tubo di sfioro della terma hanno dato vita a una piccola vasca direttamente nel lago, nel famoso Lido delle Bionde.
A colpire lo sguardo è l’armonia del Castello proteso nel lago. Tutto il borgo è attorno alle mura e si respira la compassata eleganza scandita dalle pietre delle case e dal profumo dei fiori. Proprio qui si trovano gli ultimi gondolini per la pesca di lavarelli, lucci, alose e tinche.
È stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d'Italia: oltre alla passeggiata sul suo lungolago, l'atmosfera è caratterizzata dai vicoletti e dalle scalinate del centro storico, arricchite negli ultimi anni da diverse installazioni luminose.
L'attuale Porto Turistico di Lovere è di recente costruzione ed è uno dei principali del Lago d'Iseo per dimensione e per la posizione ideale, sia per godersi una gita sul lago, sia per visitare l'entroterra.
Situata sulla sponda occidentale del lago d’Iseo, è stata giustamente definita dalla scrittrice inglese Lady Wortley Montagu, che qui soggiornò a lungo, "il luogo più romantico che abbia mai visto". Dal 2003 è annoverato nel club de "I borghi più belli d’Italia".
Insieme all'aria fresca, qui è possibile respirare l'arte attraverso gli affreschi del ramingo Lorenzo Lotto, artista d'altissimi ideali, il cui talento è stato riconosciuto solamente in tempi moderni.
In questo magica area palustre, a due passi dalla famosa Franciacorta, l'acqua e la terra celebrano il loro incontro in uno spettacolo cromatico di fulgida bellezza. Le specie di pesce qui sono numerose: tinche, scardole, pesci gatto, carassi e carpe, tra i principali.
Zone è detto anche il "paese delle Piramidi di erosione". Le enormi guglie di terra che sostengono grossi massi come fossero cappelli sono il risultato di un raro fenomeno di erosione che vanta pochi esemplari al mondo.
È lo specchio d’acqua creato dal fiume Oglio e un tempo sulle rive si viveva di navigazione e sulle sue sponde sorgono i più prestigiosi cantieri nautici del mondo. I marinai sebini sanno il fatto loro e i pescatori pescano i gioielli del lago: trote e lucci sono i prediletti.
Il centro antico di Sarnico è un groviglio di vicoli scalinate e piazzette, tra cui affiorano ancora i resti delle fortificazioni medioevali o si può ammirare l'influenza dello stile Liberty di inizio novecento.
Il porticciolo turistico di Sarnico, già sede di mercato in tempi antichi, è ora uno dei riferimenti per chi naviga il Lago di Iseo e il suo molo arricchisce la passeggiata del lungolago.
Sarnico è la cittadina costruita proprio nel punto in cui le acque del lago d’Iseo defluiscono dolcemente verso la pianura. La lunga tradizione nautica rende il nome di questa località conosciuto in tutto il mondo grazie al legame con i lussuosi motoscafi.