Fu feudo visconteo e spicca per il colosso di San Carlo e il parco dei Lagoni di Mercurago. Poco distante, a Solcio, nascono preziosi progetti di ripopolamento lacustre: lucci, trote e salmerini tornano a riempire i flutti del lago, dove la bellezza è Maggiore.
A Stresa il matrimonio è tra l'armonia dello stile Liberty e il lago: da qui si salpa per l'Isola Bella e Isola Superiore, due delle otto "perle d'acqua dolce", dove la pesca di lucioperca, alborelle, lavarelli e trote porta nei piatti tutto il sapore delle specie locali.
Qui sorprende la solennità delle statue romane e gli arbusti provenienti dai quattro angoli della terra che si esibiscono in uno splendido giardino all'italiana. La leggenda narra che la moglie di Napoleone la amasse a tal punto da chiederne la cessione da parte dei Borromeo.
La pittoresca località, così battezzata per l'antica attività locale, è la più piccola e graziosa dell'arcipelago. L'aguzzo campanile della chiesa si erge nel piccolo centro e nelle acque circostanti lucci, trote, salmerini e anguille sono le pregiate prede dei suoi pescatori.
La filosofia di "Ristorante Italia" è il mantenimento della tradizione lacustre, accompagnata dalla passione per i prodotti locali, preparati a km 0 dalla rete di pesca al piatto dei clienti, per accompagnarli in un'esperienza unica.
Nonostante su quest'isola l'atmosfera sia quella del giardino all'inglese, non è raro imbattersi in variopinti pappagalli, fagiani cinesi o pavoni dalle candide piume. Il delicato equilibrio tra elementi esotici e dà l’illusione di trovarsi in una località tropicale.
Rinomato centro turistico avvolto da antiche ville, Baveno è famosa nella storia per le famose personalità che ivi hanno alloggiato, le sue acque oligominerali e l'estrazione del granito rosa.
Dall'alto dei suoi 1491 metri, lo sguardo si perde nei massicci circostanti. Quando il cielo è terso, si possono ammirare dal Monviso alle Alpi Svizzere, passando al più vicino Monte Rosa, fino alle guglie del Duomo di Milano.
Proseguimento naturale di Baveno e della dolce cintura di ville storiche, Feriolo gode di una posizione favorita nel Golfo. L'imperdibile atmosfera notturna, dove il delicato riverbero dei lampioni nel lago si riversa sul dolce lungolago, ne fanno un luogo di imperdibile fascino.
I suoi parchi, dipinti da tulipani in primavera e dalle dalie in autunno, si adagiano delicati sulle rive del lago, ombreggiati da filari di alberi secolari. Qui, l'associazione "Gente di Lago e di Fiume" custodisce e tramanda la tradizione lacustre e le ricette del pesce d'acqua dolce.
Il Lago Maggiore
Si potrebbe dire che è il mare dei piemontesi, anche se questo lago incantato è in condominio con Lombardia e Svizzera. Il Verbano è uno dei laghi più pescosi, regno del più nobile dei predatori delle acque interne italiane: il luccio.
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Oltre al lungolago, Arona offre ai visitatori il suo grazioso centro storico fatto di eleganti palazzine e piazzette ricche di locali e ristoranti dove poter gustare pesce locale.
Situato sul lungolago, il porto di Arona è uno dei principali attracchi turistici per la navigazione del Lago Maggiore e per le imbarcazioni dei piccoli pescatori.
I torrioni e i resti delle fortificazioni, abilmente restaurati e inaugurati nel 2011, testimoniano l'antica storia di questa roccaforte a metà tra realtà e leggenda.
Con i suoi 35 metri di altezza e 310 di altitudine, San Carlo fa capolino tra i secolari alberi che lo circondano. Frédéric Bartholdi, stupito da questa perfetta creazione, ne trasse ispirazione per costruire la famosa Statua della Libertà di New York.
Fu feudo visconteo e spicca per il colosso di San Carlo e il parco dei Lagoni di Mercurago. Poco distante, a Solcio, nascono preziosi progetti di ripopolamento lacustre: lucci, trote e salmerini tornano a riempire i flutti del lago, dove la bellezza è Maggiore.
Oltre al lungolago, Arona offre ai visitatori il suo grazioso centro storico fatto di eleganti palazzine e piazzette ricche di locali e ristoranti dove poter gustare pesce locale.
Situato sul lungolago, il porto di Arona è uno dei principali attracchi turistici per la navigazione del Lago Maggiore e per le imbarcazioni dei piccoli pescatori.
I torrioni e i resti delle fortificazioni, abilmente restaurati e inaugurati nel 2011, testimoniano l'antica storia di questa roccaforte a metà tra realtà e leggenda.
Con i suoi 35 metri di altezza e 310 di altitudine, San Carlo fa capolino tra i secolari alberi che lo circondano. Frédéric Bartholdi, stupito da questa perfetta creazione, ne trasse ispirazione per costruire la famosa Statua della Libertà di New York.
Fu feudo visconteo e spicca per il colosso di San Carlo e il parco dei Lagoni di Mercurago. Poco distante, a Solcio, nascono preziosi progetti di ripopolamento lacustre: lucci, trote e salmerini tornano a riempire i flutti del lago, dove la bellezza è Maggiore.
Il centro storico è caratterizzato dalle numerose residenze signorili e dai palazzi come Vila Ducale, Palazzo dei Congressi o la storica Villa Pallavicino il cui parco è stato trasformato in giardino zoologico.
Punto di partenza ideale per le gite sul Lago Maggiore, in piccole barche o con i traghetti di linea e delle compagnie turistiche.
A Stresa il matrimonio è tra l'armonia dello stile Liberty e il lago: da qui si salpa per l'Isola Bella e Isola Superiore, due delle otto "perle d'acqua dolce", dove la pesca di lucioperca, alborelle, lavarelli e trote porta nei piatti tutto il sapore delle specie locali.
Lo stemma del liocorno, emblema Borromeo, è spettatore privilegiato di un giardino dove i delicati profumi floreali si fondono con la bellezza dei bianchi pavoni, guardiani di questo incantevole risultato dell'arte botanica.
Lo zelo e l'impegno di architetti, ingegneri, stuccatori, pittori ed ebanisti hanno dato vita in quattro secoli a quello che oggi è un esempio di palazzo di delizioso stampo Barocco.
Qui sorprende la solennità delle statue romane e gli arbusti provenienti dai quattro angoli della terra che si esibiscono in uno splendido giardino all'italiana. La leggenda narra che la moglie di Napoleone la amasse a tal punto da chiederne la cessione da parte dei Borromeo.
L'Isola dei Pescatori è la più piccola delle Isole Borromee, lunga appena 350 metri circa. Gli stretti vicoli attorno all'unica piazzetta centrale rendono questo minuscolo borgo di pescatori estremamente affascinante.
La storica attività dei suoi abitanti ha dato il nome a questa isola, abitata da generazioni di piccoli pescatori abili nella pesca di lago.
La pittoresca località, così battezzata per l'antica attività locale, è la più piccola e graziosa dell'arcipelago. L'aguzzo campanile della chiesa si erge nel piccolo centro e nelle acque circostanti lucci, trote, salmerini e anguille sono le pregiate prede dei suoi pescatori.
La filosofia di "Ristorante Italia" è il mantenimento della tradizione lacustre, accompagnata dalla passione per i prodotti locali, preparati a km 0 dalla rete di pesca al piatto dei clienti, per accompagnarli in un'esperienza unica.
Le esperte mani dei giardinieri hanno plasmato con armonia le rare essenze provenienti da luoghi remoti nel mondo. Il famoso cipresso del Kashmir, che arrivò qui in un seme dall'Himalaya, è il degno sovrano di questo verde reame.
Nonostante su quest'isola l'atmosfera sia quella del giardino all'inglese, non è raro imbattersi in variopinti pappagalli, fagiani cinesi o pavoni dalle candide piume. Il delicato equilibrio tra elementi esotici e dà l’illusione di trovarsi in una località tropicale.
Formato dai due rioni di Domo e Baitone, il centro storico di Baveno è caratterizzato da un susseguirsi di case, piccoli cortili, piazzette e scalinate fino alla Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso con l'ampia piazza su cui si affaccia il Battistero.
Sul lungolago, lungo la caratteristica passeggiata, sorge il piccolo porticciolo per i pescatori locali e gli escursionisti.
Rinomato centro turistico avvolto da antiche ville, Baveno è famosa nella storia per le famose personalità che ivi hanno alloggiato, le sue acque oligominerali e l'estrazione del granito rosa.
Dall'alto dei suoi 1491 metri, lo sguardo si perde nei massicci circostanti. Quando il cielo è terso, si possono ammirare dal Monviso alle Alpi Svizzere, passando al più vicino Monte Rosa, fino alle guglie del Duomo di Milano.
Case colorate e gruppi di barche ormeggiate al porticciolo rendono il centro di Feriolo uno dei più pittoreschi del Lago Maggiore. Di sera, con le luci dei lampioni accese e riflesse dal lago, l'atmosfera diventa ancor più magica.
I profili delle barche dei pescatori e dei diportisti, ormeggiate nel piccolo porto di Feriolo, completano l'immagine da cartolina che questo paesino offre a chi naviga il Lago Maggiore.
Proseguimento naturale di Baveno e della dolce cintura di ville storiche, Feriolo gode di una posizione favorita nel Golfo. L'imperdibile atmosfera notturna, dove il delicato riverbero dei lampioni nel lago si riversa sul dolce lungolago, ne fanno un luogo di imperdibile fascino.
Uno dei porti principali del Lago Maggiore da cui partire per gite in barca o raggiungere le Isole Borromee.
Uno dei giardini botanici più importanti del mondo, dove trovano casa oltre 20 mila specie di piante. Lo spettatore viene travolto così da ventaglio di sfumature cromatiche e profumi floreali che inebriano i sensi.
Chiamata "Giardino del Lago Maggiore" per le sue ville storiche, i parchi e i giardini fioriti disseminati nel suo centro storico e nelle colline circostanti, divenne meta di villeggiatura per le nobili famiglie di tutta Europa.
I suoi parchi, dipinti da tulipani in primavera e dalle dalie in autunno, si adagiano delicati sulle rive del lago, ombreggiati da filari di alberi secolari. Qui, l'associazione "Gente di Lago e di Fiume" custodisce e tramanda la tradizione lacustre e le ricette del pesce d'acqua dolce.