La leggenda narra che furono i troiani a fondarla. Oggi la località splende grazie al mare e alle attività legate come il pescaturismo, dove ci si imbarca nelle gioie e nei dolori di un mestiere antico, ma con la certezza che le alici pescate saranno deliziose.
Pollica è la capitale della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale immateriale Unesco per eccellenza. Rispetto per il territorio, la biodiversità e la conservazione sono i cardini di questo regime alimentare che rende famoso il borgo italico.
Borgo affacciato sullo splendido golfo di Policastro, è famoso perché qui Hemingway trovò ispirazione per scrivere "II vecchio e il mare". Il pesce locale è quasi solo risultato della piccola pesca artigianale, che offre al mercato ittico prodotti freschi ogni giorno.
Uno dei Borghi più belli d'Italia: la bellezza della costa e la limpidezza delle acque hanno consentito alla città di ottenere la Bandiera Blu, le Quattro Vele e i riconoscimenti di Legambiente.
Agropoli, città alta” su un promontorio a picco del mare. Inno alla multiculturalità sin da tempi antichi, è oggi ambita dai turisti per il suo splendido golfo e dagli appassionati di pesca alla ricerca di orate e spigole nelle sue acque.
Paestum, la città "sacra", è il paese eletto dal mare, visto che fu fondata in onore di Poseidone attorno alla fine del VII° secolo a.C. È uno dei siti archeologici più importanti di tutto il Mediterraneo, situato nella piana del Sele, la patria delle bufale.
Partendo da Cetara ci si interroga sui millenni di civiltà della pesca. Il nome stesso del paese deriva dal latino Cetaria, tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi, e immediatamente una sensazione inebria i sensi: il sapore di mare.
Costa Cilentana
Sessanta miglia di meraviglia assoluta: tante ne corrono dal porto di Cetara fino a Pollica. A tracciare la rotta, in uno degli spicchi di mare che è un’ode al Creato, sono le alici, che nuotano in un mare che pare panneggio liquido di zaffiro.
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Il piccolo borgo medievale di Pisciotta è in cima a una collina a circa 200 metri sopra il livello del mare. Dalle vie del centro storico, caratterizzato da edifici medievali, è possibile arrivare a piedi fino alla frazione Marina percorrendo una lunga scalinata.
La marina di Pisciotta è sabbia candida che si tinge dei colori del topazio, affiancata dal porto che pare due chele di granchio nell'atto di cingere il mare. Una meravigliosa sinfonia tra uomo e mare è quella che si può godere nei numerosi e rilassanti lidi.
La leggenda narra che furono i troiani a fondarla. Oggi la località splende grazie al mare e alle attività legate come il pescaturismo, dove ci si imbarca nelle gioie e nei dolori di un mestiere antico, ma con la certezza che le alici pescate saranno deliziose.
Il piccolo borgo medievale di Pisciotta è in cima a una collina a circa 200 metri sopra il livello del mare. Dalle vie del centro storico, caratterizzato da edifici medievali, è possibile arrivare a piedi fino alla frazione Marina percorrendo una lunga scalinata.
La marina di Pisciotta è sabbia candida che si tinge dei colori del topazio, affiancata dal porto che pare due chele di granchio nell'atto di cingere il mare. Una meravigliosa sinfonia tra uomo e mare è quella che si può godere nei numerosi e rilassanti lidi.
La leggenda narra che furono i troiani a fondarla. Oggi la località splende grazie al mare e alle attività legate come il pescaturismo, dove ci si imbarca nelle gioie e nei dolori di un mestiere antico, ma con la certezza che le alici pescate saranno deliziose.
Il vicoli di questo borgo, stretto tra mare e montagna, sono raggiunti dalle fresche brezze marine che soffiano portando i profumi della macchia mediterranea. Qui si possono ritrovare i luoghi che conservano la tradizione culinaria mediterranea.
Nella frazione di Pioppi si trovano il museo della Dieta Mediterranea e la casa di Ancel Kyes, il medico che ha codificato questo percorso alimentare che fa del pesce e azzurro e dell’alice di menaica uno dei suoi cardini, insieme all’olio di oliva.
Pollica è la capitale della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale immateriale Unesco per eccellenza. Rispetto per il territorio, la biodiversità e la conservazione sono i cardini di questo regime alimentare che rende famoso il borgo italico.
Il centro storico di questo antico borgo di pescatori è caratterizzato dalle tipiche case fatte in pietra che circondano il porticciolo dei pescatori accanto al quale è ben visibile la Torre Normanna, simbolo di Acciaroli.
Il pittoresco porticciolo era formato da case in pietra sugli scogli, mentre oggi è diventato luogo turistico e di pesca. Al tramonto, le numerose barche scaricano pesce fresco e, come da tradizione, si possono vedere donne che puliscono e mettono sotto sale le alici.
Per gli appassionati di sabbia e salsedine, questo è la Mecca delle spiagge italiane e basti pensare che nel 2011 è stata dichiarata la più bella d’Italia. Grazie alle sue acque limpide, è il luogo dove godere la costa a tutto tondo.
Borgo affacciato sullo splendido golfo di Policastro, è famoso perché qui Hemingway trovò ispirazione per scrivere "II vecchio e il mare". Il pesce locale è quasi solo risultato della piccola pesca artigianale, che offre al mercato ittico prodotti freschi ogni giorno.
Il piccolo borgo medioevale di Castellabate è considerato tra i più belli d'Italia grazie ai suoi vicoli caratteristici, alternati ad archi e scalinate che degradano verso la bellissima vista sul golfo.
Dal porto di Castellabate si può iniziare il viaggio verso l'area marina protetta di Castellabate e il golfo di Salerno. Di fronte al piccolo molo sorge una serie di porticati che prende il nome di "Porte le Gatte".
Una costa dove si alternano marine di scogli, baie, calette naturali e dorate spiagge: questo è ciò che offre la splendida vista da questa postazione. Il suo ecosistema marino è tutelato dall'area marina protetta di Castellabate, per tutelarne ogni granello.
Leggenda vuole che l'effigie della Santa Maria, sia stata ritrovata dai pescatori nelle acque antistanti la marina di Castellabate e che fosse stata gettata da una nave. Per questo motivo, proprio i pescatori portano in spalla in processione la statua ogni 15 Agosto.
Uno dei Borghi più belli d'Italia: la bellezza della costa e la limpidezza delle acque hanno consentito alla città di ottenere la Bandiera Blu, le Quattro Vele e i riconoscimenti di Legambiente.
Suggestivi scaloni portano al borgo antico, dove si ammira una vista mozzafiato sul porto e il golfo di Salerno. Arrivati in cima, a sottolineare la bellezza delle sue viuzze, si transita sotto un antico portale a due archi sormontato dal nobile stemma della famiglia Sanfelice.
Al porto si può ammirare l'affascinante comunità di pescatori dedita alla raccolta con le piccole reti, pratica tradizionale che ha radici profonde nell'arte della cattura del pesce.
L'impianto originale bizantino si erge sul promontorio come perno tra il mare e la terra. Nei secoli, ospitò illustre personalità che, per un motivo o per l'altro, ivi soggiornarono: Napoleone stesso ne fece sede del Genio Militare.
Agropoli, “città alta” su un promontorio a picco del mare. Inno alla multiculturalità sin da tempi antichi, è oggi ambita dai turisti per il suo splendido golfo e dagli appassionati di pesca alla ricerca di orate e spigole nelle sue acque.
È per il mare alleato a volte nemico, che fu eretto questo tempio. Le anfore rinvenute testimoniano l’importanza dei traffici marittimi e i piatti da pesce nelle tombe narrano di un’alimentazione che faceva di questo elemento un dio.
Nemmeno in Grecia l'architettura dorica mostra templi di tale magnificenza. Di particolare interesse sono gli affreschi, come la tomba del tuffatore, che suggeriscono una lettura diversa della storia dei lucani, spesso descritti come popolo di soli guerrieri.
Paestum, la città "sacra", è il paese eletto dal mare, visto che fu fondata in onore di Poseidone attorno alla fine del VII° secolo a.C. È uno dei siti archeologici più importanti di tutto il Mediterraneo, situato nella piana del Sele, la patria delle bufale.
La gastronomia di Cetara è rappresentata dal prodotto che descrive la confidenza millenaria dei pescatori con il mare: la colatura di alici. Si narra che le Benedettine, riponendo le acciughe nei barili, si accorsero che il loro percolato era una prelibatezza per il palato.
Il visitatore può smarrirsi tra le barche, alla scoperta delle famose Reti di Menaica. Archetipo della piccola pesca, che qui si pratica da millenni, il suo utilizzo è il più sostenibile: le sue maglie consentono solo alle alici più grandi di impigliarsi.
La Torre vicereale è il riferimento connotativo al paesaggio della gola nella quale si sviluppa il centro storico di Cetara. La costruzione deve le sue origini alla difesa dai pirati turchi, i quali tentavano continuamente sbarchi a sorpresa per razziare la ricca costa e i suoi centri abitati.
Partendo da Cetara ci si interroga sui millenni di civiltà della pesca. Il nome stesso del paese deriva dal latino Cetaria, tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi, e immediatamente una sensazione inebria i sensi: il sapore di mare.