OCEANI, PESCE E REVISIONI SOSTENIBILI
L'acquacoltura è ormai un tema ampiamente trattato, dibattuto, supportato e talvolta osteggiato, ma certamente un argomento attuale e rilevante quando si parla del futuro dei mari, degli oceani e della biodisponibilità di pesce.
In Italia, per esempio, le aziende che operano nel settore sono circa 800, con ritmi di produzione che raggiungono cifre da capogiro: 140 mila tonnellate di prodotto, ovvero il 40% della produzione ittica nazionale, e ben 7.500 addetti esperti nell'allevamento di oltre 30 tipi diversi di pesce e molluschi.
Se queste cifre incoraggianti lasciano ben sperare per la sicurezza alimentare nazionale e internazionale, i metodi utilizzati necessitano tuttavia di una "revisione sostenibile".
Per quale motivo? Semplice: spesso i materiali utilizzati minacciano gli ecosistemi marini per composizione chimica e per dispersione quando si rompono o si abbandonano in mare.
MITILICOLTURA E CORDE IN MATERIALI SOSTENIBILI
Negli allevamenti di mitili in mare aperto, per esempio, le cozze vengono allevate su lunghe corde, sospese sott'acqua, la cui realizzazione coinvolge per lo più plastica: un pericolo per gli ecosistemi marini, se scartate o non smaltite correttamente.
Per risolvere questo enigma, il progetto BIOGEARS (finanziato dall'UE) mira a fornire al settore dell'acquacoltura corde innovative a base biologica che contribuiranno a un settore dell'acquacoltura più sostenibile.
Lanciato nel 2019, il consorzio BIOGEARS sviluppa prototipi di corde a base naturale da utilizzare nella coltura di mitili e alghe. L'obiettivo? Sostituire o integrare la plastica a base di petrolio, con materiale compostabile da componenti derivati da biomassa rinnovabile.
Lo scopo è ottenere una plastica che non si decomponga in mare, ma si trasformi invece in compost, quando non serve più: un risultato eccezionale, per l'uomo e l'ambiente.
UN PROGETTO CHE FUNZIONA
Dalle prime prove di prototipi industriali, ora sappiamo che è possibile produrre soluzioni innovative e per un settore dell'acquacoltura offshore ecocompatibile in Europa ed "È emozionante vedere che stiamo rendendo possibile il cambiamento" afferma Leire Arantzamendi, la coordinatrice del progetto.
Il progetto sta coinvolgendo l'intera catena del valore e le principali parti interessate, dall'industria dell'acquacoltura e dai produttori di materiali alle autorità di regolamentazione, ai responsabili politici, agli istituti di ricerca e ai consumatori.
Oltre a questo progetto, le corde a base biologica possono essere adattate per altre esigenze dell'acquacoltura e della pesca, contribuendo più ampiamente alla trasformazione sostenibile del settore.
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
BIOGEARS ha, infine, tre obiettivi principali: un impatto positivo sulla sostenibilità del settore dell'acquacoltura; un impatto economico positivo sostenendo un'economia circolare, biologica e a catene del valore; un impatto sociale sostenendo le politiche pubbliche per ridurre i rifiuti di plastica in mare.
I progetti BIOGEARS finanziati dall'UE sono in linea con la visione di un'economia blu sostenibile nell'ambito del Green Deal europeo e contribuiscono alle politiche europee su plastica e microplastica, per un futuro in grado di tutelare i consumi e gli ecosistemi in pericolo.
Articolo completo https://ec.europa.eu/oceans-and-fisheries/news/biogears-bio-based-materials-sustainable-european-aquaculture-2021-12-22_en