NUOVA LINFA ALLA SOSTENIBILITÀ DELLA PESCA
È della Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo la nuova Strategia 2030 per il Mediterraneo e il Mar Nero: questo è il risultato al termine della 44a sessione annuale del 6 novembre 2021, grazie anche all'accordo su un ambizioso pacchetto di misure che traducono la strategia in azioni concrete.
"Direttore d'orchestra" è Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l'ambiente, gli oceani e la pesca, il quale ha accolto con favore i risultati della sessione annuale:
"La nuova strategia [...] fornisce il quadro e gli strumenti necessari per garantire un futuro sostenibile, giusto e inclusivo per le nostre flotte e le nostre comunità locali, proteggendo al contempo gli ecosistemi. Comprendiamo che dobbiamo agire rapidamente e con decisione. Per questo, sotto la guida dell'Unione Europea, la CGPM ha già iniziato ad attuare la strategia con l'adozione di un ambizioso pacchetto di misure [...]".
STRATEGIE E PIANI, MA ANCHE AZIONI CONCRETE
Immediato, quindi, il processo di attività volte all'attuazione dell'ambizioso piano, traducendo gli obiettivi e i target in azioni concrete, di cui 33 su 35 presentate dall'UE.
Le raccomandazioni includono miglioramenti della gestione e il controllo della pesca nell'Adriatico e nel Mar Nero, maggior tutela delle specie e degli habitat sensibili e consolidamento del monitoraggio e controllo, compresa la lotta alle attività illegali, non dichiarate e non regolamentate (INN), sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero.
Inoltre, grazie alle misure che verranno messe in atto, si proseguiranno i piani di sostegno delle comunità locali e i loro mezzi di sussistenza lungo la catena del valore, con particolare attenzione alla pesca su piccola scala.
RINNOVAMENTO GENERAZIONALE, FOCUS SUI DIRITTI E INNOVAZIONE: COSÌ RINASCE IL SETTORE ITTICO
Parallelamente, verranno coordinate operazioni volte a garantire condizioni di lavoro dignitose, sostenere i giovani e riconoscere adeguatamente il ruolo delle donne nel settore della pesca e dell'acquacoltura, nonché promuovere il processo decisionale partecipativo.
Per l'acquacoltura, la strategia definisce il quadro per una governance a lungo termine e investimenti responsabili, promuovendo infine nuove tecnologie e migliori pratiche attraverso i centri regionali di condivisione delle conoscenze e i centri di dimostrazione dell'acquacoltura della CGPM.
In linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la strategia coprirà un periodo di dieci anni fino al 2030, per la quale una revisione intermedia dei suoi obiettivi e risultati valuterà i progressi della sua attuazione, in linea con la "transizione verde" e al vertice degli obiettivi comunitari per il futuro a venire.
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